Friggere i cibi non è così facile come appare. I problemi sono, essenzialmente, 3: il tipo d'olio, la temperatura, e la "rifinitura" del piatto.
Partiamo dall'essenziale, l'olio per friggere. Chi vi dice che si frigge solo con l'olio extavergine di oliva non capisce nulla, fidatevi. Perchè con questo olio si friggono solo cibi con un gusto scarso, che quindi accolgono di buon grado il gusto aggiunto dall'olio. Tuttavia, per una carne molto saporita vi consiglio di preferire l'olio di semi. Eviterete in questo modo spiacevoli contrasti in bocca. Al contempo, il pesce ha un gusto talmente delicato che merita di essere protetto. Anche in questo caso quindi preferite l'olio di semi ed il suo gusto delicato.
Capitolo a parte è l'olio "per friggere". Altro non è che un oliaccio piuttosto schifosetto, che francamente vi consiglio di evitare in ogni caso.
C'è poi il problema della temperatura. Quando l'olio è abbastanza caldo da iniziare a friggere? Personalmente, conosco due metodi infallibili. Primo, buttate delle briciole di pane: se friggono, è ora. Secondo, dotatevi di un cucchiaio di legno: se immergendolo nell'olio si formano delle piccole bolle, di nuovo, è ora. Se invece vedete il vostro olio fumare, buttate via tutto e riprovate perchè si è bruciato.
Ultimo ma non meno importante, il tocco finale. Vi prego e vi scongiuro, state attente a come trattate i cibi fritti. Vi consiglio di togliere una prima parte dell'olio depositandoli su uno strato di carta da cucina. Ma non è tutto! Per un effetto perfetto i passaggi nella carta da cucina devono essere due! Sennò vi resta in bocca un sacco di olio!!!! Fidatevi della vostra amica, provate e mi direte!
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